sabato 18 agosto 2012

Ancora Assange

Un buon articolo sui dubbi rispetto alle posizioni di UK e Svezia su Assange. All'interno vi sono riferimenti anche a chi è critico rispetto ai timori che Assange ha di essere processato in Svezia. Per facilità di riferimenti metto qui il link. DEvo dire che le argomentazioni sono forti e convincenti.
Però ci sono alcuni punti deboli, come argomentavo ieri.  Sebbene sia innegabile che la Svezia sia uno stato con i più alti standard giuridici del mondo, è anche vero che fino ad ora ha preferito puntare esclusivamente sulla estradizione anzichè approfondire le indagini. Per ora Assange non è stato formalmente incriminato, e la sua detenzione, la base della richiesta di estradizione, è stata richiesta, e legalmente accordata, sulla base del fatto che la legge prevede l'arresto nel caso in questione.
Ovviamente all'arresto dovrebbero seguire a breve delle indagini per stabilire se la personadebba essere processata o meno. Non sono un esperto nel codice di procedura penale svedese, ma presumo che se avessero voluto avrebbero potuto fare tutti gli interrogatori previsti per rogatoria mentre Assange era nel Regno Unito. E questo avrebbe meglio servito gli interessi delle vittime di avere giustizia il più rapidamente possibile.
Vi è nel secondo articolo una ulteriore verità, ma che è solo parziale. Sebbene corrisponda a verità che la Svezia, come ogni altro membro della Unione Europea, non possa concedere l'estradizione negli Stati Uniti se la persona richiasse la pena di morte, quanto possibile sarebbe comunque altamente indesiderabile per Assange.
Gli Stati Uniti potrebbero formalmente impegnarsi a non applicare la pena di morte. A quel punto Assange sarebbe estradabile. E verrebbe trattato sicuramente peggio di quanto viene trattato Bradley Manning.
Per cui io comprendo la resistenza di Assange. E gli auguro di poter un giorno tornare a vivere da uomo libero almeno nello stato che ha deciso di accoglierlo.

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